Medicina
Una gravidanza che si protrae nel tempo sembra essere associata alla nascita di un figlio di sesso maschile.
Ricercatori olandesi hanno analizzato i dati di 5283 donne che hanno dato alla luce un singolo bambino tra il luglio 2001 ed il luglio 2003
Tra le 498 donne in cui la gravidanza è durata più di 12 mesi, la probabilità di avere figli maschi è stata di circa il 58%, mentre la percentuale di figli maschi tra le 4785 donne con gravidanze più brevi è stata del 51%.
Gli Autori hanno calcolato che ciascun anno aggiuntivo nel tentativo di concepire in modo naturale un figlio è associato ad una maggiore probabilità ( 4% ) di partorire un figlio maschio.
Al contrario, il sesso del nascituro, nato con assistenza medica, non è risultato correlato al periodo di gravidanza.
Questa scoperta fornisce sostegno alla tesi che, nei fluidi vischiosi, gli spermatozoi portatori del cromosoma maschile Y si muovono più velocemente rispetto a quelli che portano il cromosoma femminile X.
Le donne, il cui muco cervicale è relativamente vischioso, oltre a presentare una difficoltà a concepire naturalmente un figlio, hanno una maggiore probabilità di partorire figli maschi.
Questo spiegherebbe perché nascono più maschi ( 105 ) che femmine ( 100 ), nonostante il seme umano contenga uguali quantità di spermatozoi portatori del cromosoma X e Y.
Fonte: British Medical Journal, 2005
XagenaHeadlines2005