Medicina
I sarcomi sono tumori rari. Infatti, la loro incidenza complessiva è di circa 5 per 100.000 persone ogni anno, rendendo difficile la conduzione di studi clinici con requisiti di potenza statistica.
A questo si aggiunge il fatto che i sarcomi sono costituiti da diversi tipi istologici, perciò condurre una sperimentazione clinica in uno specifico tipo istologico di sarcoma è praticamente impossibile.
Nel corso del Congresso ESMO 2012 sono stati presentati i dati di sopravvivenza da parte del EORTC Soft Tissue and Bone Sarcoma Group.
I dati erano relativi a uno studio randomizzato di fase 3 ( EORTC 62012 ), disegnato con l’obiettivo di valutare la Doxorubicina ( Adriamicina; Adriblastina ) in monoterapia rispetto a Doxorubicina più Ifosfamide ( Holoxan ) come chemioterapia di prima linea in pazienti con sarcoma dei tessuti molli in fase avanzata o metastatica.
Studi precedenti di confronto tra questi farmaci nei sarcomi dei tessuti molli avevano impiegato dosi sotto-ottimali di Ifosfamide.
Inoltre dati non-randomizzati avevano indicato che una maggiore dose di questo farmaco avrebbe potuto aumentare il tasso di risposta e la sopravvivenza libera da progressione.
Nello studio, 455 pazienti di età compresa tra 18 e 60 anni con sarcoma dei tessuti molli localmente avanzato o metastatico di grado 2 o 3 sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Doxorubicina ( 75 mg/m2, bolo o mediante catetere intravascolare per 72 ore ) da solo o in combinazione con Ifosfamide ( 10 g/m2 per 4 giorni con Mesna e Pegfilgrastim ) come trattamento di prima linea.
La randomizzazione è stata stratificata per performance status, età, presenza o assenza di metastasi epatiche e grado istologico.
I pazienti sono stati trattati ogni 3 settimane fino alla progressione della malattia o per un massimo di 6 cicli.
Dopo un follow-up mediano di 56 mesi, nessuna differenza significativa nella sopravvivenza generale è stata osservata tra i bracci di trattamento.
La sopravvivenza generale mediana è stata di 14.3 mesi con l’associazione Doxorubicina e Ifosfamide e 12.8 mesi con la sola Doxorubicina ( hazard ratio, HR=0.83, p=0.076 ).
La sopravvivenza generale a 1 anno è stata del 60% con Doxorubicina e Ifosfamide e del 51% con la sola Doxorubicina.
Tuttavia, la combinazione Doxorubicina e Ifosfamide è risultata associata con una più lunga sopravvivenza libera da progressione ( mediana: 7.4 mesi contro 4.6 mesi, HR=0.74, p=0.003 ) e più alto tasso di risposta globale ( 26.5% contro 13.6% ) rispetto alla sola Doxorubicina, ma a costo di un aumento della tossicità.
In conclusione, la mancanza di un miglioramento significativo della sopravvivenza generale ha indicato che l'uso di routine di questa combinazione intensiva di Doxorubicina e Ifosfamide non è sostenibile per il sarcoma dei tessuti molli nell'ambito palliativo; il trattamento standard rimane la monoterapia con Doxorubicina.
Tuttavia, la terapia di combinazione potrebbe essere un'opzione per pazienti selezionati di età inferiore a 60 anni qualora la riduzione del tumore fosse decisiva, anche se il profilo di tossicità di questa combinazione di trattamento dovrebbe essere tenuto in consiserazione. ( Xagena)
Fonte: ESMO Meeting, 2012
XagenaHeadlines2012