Medicina
L'FDA ( Food and Drug Administration ) ha emesso una lettera di risposta completa affermando che non approverà la combinazione Keytruda ( Pembrolizumab ) più Lenvima ( Lenvatinib ) come trattamento di prima linea per i pazienti con carcinoma epatocellulare ( HCC ) avanzato non-resecabile.
La decisione è stata presa sulla mancanza di prove che questa combinazione sia significativamente più efficace di altri trattamenti approvati.
Pembrolizumab è un inibitore del checkpoint immunitario che agisce specificamente sul recettore PD-1 posto sulla superficie delle cellule T immunitarie, impedendo il legame con la proteina PD-L1 sulle cellule tumorali, favorendo, in tal modo, la risposta immunitaria del paziente.
Lenvatinib è un inibitore orale multichinasico, che inibisce in modo selettivo le attività
chinasiche di diversi recettori.
La domanda di approvazione si basava sui risultati di KEYNOTE-524 / Study 116, uno studio clinico di fase 1b progettato per valutare la sicurezza e l'efficacia della combinazione Lenvatinib - Pembrolizumab nei pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato o inoperabile che non avevano ricevuto una precedente terapia sistemica.
Lo studio aveva arruolato 104 partecipanti, tutti trattati con Pembrolizumab ( somministrato per via endovenosa a una dose di 200 mg ogni tre settimane ) in combinazione con Lenvatinib, somministrato per via orale una volta al giorno alla dose di 8 mg o 12 mg, in base al peso corporeo del paziente.
Gli obiettivi primari erano determinare la sicurezza e la tollerabilità della combinazione, nonché la percentuale di pazienti che rispondevano al trattamento e la durata di tali risposte.
Le valutazioni secondarie includevano il tempo in cui i pazienti vivevano senza segni di progressione della malattia e sopravvivenza globale.
I dati aggiornati, presentati al Virtual Meeting dell'American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) 2020, avevano mostrato che il 36% dei pazienti aveva risposto alla combinazione di Pembrolizumab più Lenvatinib, con l'1% di risposte complete.
Le risposte avevano una durata mediana di 12.6 mesi.
Inoltre, i pazienti hanno vissuto una mediana di 8.6 mesi senza segni di progressione del cancro, e la opravvivenza globale mediana è stata di 22.6 mesi.
Eventi avversi gravi correlati al trattamento si sono verificati nel 67% dei partecipanti e hanno portato all'interruzione nel 6% di questi.
Gli eventi avversi più comuni correlati al trattamento sono stati: aumento della pressione arteriosa ( 36% ), diarrea ( 35% ) e affaticamento ( 30% ).
Ci sono stati tre decessi correlati al trattamento.
L'FDA non ha evidenzato un vantaggio significativo di Keytruda associato a Lenvima rispetto alle terapie disponibili per il trattamento dell'epatocarcinoma non-resecabile o metastatico senza precedente terapia sistemica per la malattia avanzata.
E' in corso uno studio clinico di fase 3, LEAP-002, che sta valutando ulteriormente la combinazione rispetto a Lenvima più placebo, come trattamento di prima linea per il carcinoma epatocellulare. ( Xagena )
Fonte: Eisai, 2020
XagenaHeadlines2020