Medicina
Sebbene si sia ipotizzato che gli effetti antinfiammatori dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) possano risultare utili nelle demenze tipo Alzheimer o altre demenze, un ampio studio randomizzato ha indicato che l'Aspirina non rallenta il declino mentale.
Secondo i ricercatori della Monash University di Melbourne, in Australia, i risultati hanno indicato che l'Aspirina non dovrebbe essere prescritta esclusivamente sulla base dei potenziali benefici cognitivi.
Si titeneva che l'Aspirina potesse ridurre il rischio di demenza riducendo il rischio di infiammazione e di piccoli coaguli o prevenendo il restringimento dei vasi sanguigni nel cervello.
I ricercatori hanno raccolto dati su oltre 19.000 anziani che non avevano demenza o malattie cardiache. La maggior parte aveva 70 anni o più.
Tutti sono stati sottoposti a test neurocognitivi all'inizio e durante quasi 5 anni di follow-up.
Alla metà dei soggetti è stata somministrata Aspirina a basso dosaggio, mentre i rimanenti soggetti hanno ricevuto placebo.
Durante il periodo di studio, 575 partecipanti hanno sviluppato demenza.
Nessuna differenza nel rischio di lieve compromissione cognitiva, demenza o malattia di Alzheimer è stata trovata tra le persone che hanno assunto l'Aspirina e quelle che non lo hanno fatto.
Non è stata riscontrata alcuna differenza tra i due gruppi nel tasso di declino mentale.
Questi risultati sono stati coerenti tra uomini e donne, diversi gruppi etnici e indipendentemente dallo stato di salute dell'individuo quando sono stati arruolati nello studio. ( Xagena )
Fonte: Neurology, 2020
XagenaHeadlines2020