Medicina
L'anticorpo Donanemab anti-amiloide si è mostrato promettente nel trattamento della malattia di Alzheimer.
Nell'ipotesi amiloide si ritiene che alti livelli di placche amiloidi siano associate alla malattia di Alzheimer e si ipotizza che un intervento precoce per prevenire lo sviluppo di queste placche possa giovare alle persone affette da Alzheimer.
Tuttavia, questa teoria è stata provata e riprovata, con una serie di fallimenti, tra cui il precedente candidato per l'Alzheimer, Solanezumab.
I pazienti trattati con Solanezumab in uno studio di fase 3 non hanno mostrato evidenze significative di un rallentamento del declino cognitivo rispetto a quelli trattati con placebo.
Donanemab è diverso: prende di mira una forma modificata di beta-amiloide denominata N3pG.
I risultati dello studio, TRAILBLAZER-ALZ, hanno mostrato che i pazienti con Alzheimer sintomatico in fase precoce trattati con Donanemab hanno sperimentato un significativo rallentamento del declino in una misura composita di attività cognitiva e di funzione quotidiana.
Nelle altre misurazioni, tuttavia, inclusi tutti gli endpoint secondari che hanno valutato l'attività cognitiva e la funzione rispetto al placebo, Donanemab non ha raggiunto la significatività statistica.
L'anticorpo Donanemab ha il potenziale di fornire alti livelli di eliminazione duratura della placca amiloide dopo una somministrazione di durata limitata. ( Xagena )
Fonte: Lilly, 2021
XagenaHeadlines2021