Medicina
La profilassi con Voriconazolo ( Vfend ) è risultata associata a un miglioramento della sopravvivenza nei pazienti pediatrici con leucemia mieloide acuta. Tuttavia, alla base del miglioramento potrebbero esserci fattori secondari.
Le infezioni fungine invasive sono una causa importante di morbilità e mortalità nella popolazione affetta da cancro in età pediatrica, in particolare nei pazienti sottoposti a chemioterapia mieloablativa aggressiva e trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
A causa del forte effetto immunosoppressivo dei regimi chemioterapici, i bambini con leucemia mieloide acuta sono ad alto rischio di infezioni invasive, in particolare infezione da Aspergillus spp.
Per valutare l'uso di Voriconazolo come agente profilattico nella popolazione pediatrica, è stata confrontata l'eziologia, i fattori predisponenti e gli esiti delle infezioni fungine invasive nei pazienti trattati per leucemia mieloide acuta ( n=222 ) prima e dopo l'attuazione della profilassi con Voriconazolo in un Centro oncologico pediatrico.
I ricercatori non hanno trovato alcuna differenza nel numero di infezioni fungine invasive tra i gruppi di trattamento; è stata invece riscontrata una differenza di organismi isolati, passando da aspergillosi a feoifomicosi dopo aver iniziato il trattamento profilattico.
La sopravvivenza a 90 giorni è risultata migliorata nei pazienti sottoposti a profilassi con Voriconazolo ( p=0.05 ); non è stato identificato un aumento significativo nella incidenza di zigomicosi correlato all'uso di routine della profilassi con Voriconazolo.
Dallo studio è emerso che i pazienti con infezioni diagnosticate in seguito all'attuazione della profilassi con Voriconazolo hanno presentato esiti più favorevoli rispetto a quelli del gruppo di controllo. ( Xagena )
Fonte: Pediatric Infectious Disease Journal, 2013
XagenaHeadlines2013