Medicina
I pazienti con diabete mellito di tipo 2 trattati con inibitori della dipeptidil peptidasi ( DDP-4 ) hanno mostrato una riduzione del rischio per le malattie autoimmuni tra cui l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso, le malattie infiammatorie intestinali.
I ricercatori del Brigham and Women Hospital a Boston ( Stati Uniti ) hanno scoperto che questi pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 che avevano assunto inibitori DPP-4 presentavano un più basso rischio di malattia autoimmune.
Sono stati esaminati 73.928 pazienti trattati con inibitori della DPP-4 e 163.062 con terapie diverse dalla inibizione della dipeptidil peptidasi IV.
I rischi per l'artrite reumatoide e per la malattia autoimmune composita sono risultati più bassi nel gruppo trattato con inibitori DPP-4, rispetto ai non-inibitori DPP-4, con un hazard ratio ( HR ) di 0.66 per l'artrite reumatoide, 0.73 per le altre malattie autoimmuni, e 0.68 per la malattia autoimmune composita nell'analisi per punteggio di propensione.
In un'analisi per sottogruppi, il rischio per altre malattie autoimmuni e per malattia autoimmune composita era significativamente ridotto in coloro che avevano assunto inibitori DPP-4, rispetto alla terapia con sulfonilurea, ma non rispetto ai tiazolidinedioni.
Sono necessari ulteriori studi per confermare queste indicazioni. ( Xagena )
Fonte: American College of Rheumatology ( ACR ) Annual Meeting, 2013
XagenaHeadlines2013