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Gli antidepressivi correlati a un aumentato rischio di ictus


Secondo una ricerca pubblicata su Neurology, l'uso di antidepressivi è correlato a un aumento del rischio di ictus emorragico, seppure il rischio appaia essere basso.

Sono stati analizzati tutti gli studi che hanno esaminato l’impiego di antidepressivi e ictus, includendo 16 studi con più di 500.000 partecipanti totali.

È emerso che le persone che assumevano inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI ), gli antidepressivi più comunemente utilizzati, hanno avuto il 50% in più di probabilità di sviluppare una emorragia intracranica, rispetto a coloro che non assumevano gli antidepressivi e circa il 40% di probabilità in più di avere una emorragia intracerebrale.

Questi risultati vanno comunque valutati con cautela. Poiché questi tipi di ictus sono molto rari; il reale aumento del rischio per la persona media è molto basso.

Si stima che ogni anno su 100.000 persone ci siano 24.6 casi ictali.
Secondo la ricerca, l'uso di farmaci SSRI potrebbe aumentare il rischio di ictus di 1 caso ogni 10.000 persone trattate all'anno.

Nel complesso, questi risultati non dovrebbero scoraggiare dall’assunzione di antidepressivi SSRI quando necessari.

In generale, gli inibitori selettivi della ricapatazione della serotonina sono sicuri, e, ovviamente, non trattare la depressione comporta dei rischi.

I medici potrebbero prendere in considerazione altri tipi di antidepressivi per le persone che hanno già fattori di rischio per questo tipo di ictus, come i soggetti in trattamento con anticoagulanti, le persone che hanno già avuto ictus o le persone che abusano in modo pesante di alcol. ( Xagena )

Fonte: American Accademy of Neurology 2012

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