Medicina
Uno studio di fase III ha mostrato risultati promettenti, che hanno soddisfatto i tre endpoint co-primari per Sarilumab.
I dati sono stati presentati durante il Congresso EULAR ( European League Against Rheumatism ).
E’emersa una migliore risposta clinica per almeno 24 settimane, un miglioramento della funzione a 16 settimane e un persistente sollievo dei sintomi e la sospensione del danno articolare a 52 settimane per Sarilumab.
Lo studio SARIL-RA-MOBILITY ha arruolato 1.197 pazienti adulti con artrite reumatoide attiva, da moderata a grave, che non avevano risposto in modo adeguato alla terapia con Metotressato.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Sarilumab al dosaggio di 150 mg, 200 mg oppure placebo per via sottocutanea ogni due settimane.
Nel corso dello studio, ogni paziente è stato anche sottoposto a un concomitante trattamento con Metotressato.
La risposta clinica era rappresentata dal raggiungimento di un miglioramento del 20% e del 70% dei segni e dei sintomi di artrite reumatoide secondo i criteri dell'American College of Rheumatology ( ACR20 e ACR70, rispettivamente ) per un minimo di 24 settimane.
Entrambi i gruppi trattati con Sarilumab hanno presentato miglioramenti statisticamente significativi rispetto al placebo in tutti e tre gli endpoint co-primari.
SARIL-RA, il Programma di fase 3 incentrato su Sarilumab, si compone di sei studi clinici, che hanno come obiettivo quello di arruolare circa 2.800 pazienti con artrite reumatoide.
Sarilumab è il primo anticorpo monoclonale completamente umano diretto contro il recettore IL-6 ( anti-IL-6R ). ( Xagena )
Fonte: EULAR Annual Meeting, 2014
XagenaHeadlines2014