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Encefalite virale da zecche


L’encefalite virale da zecche ( tick-borne encephalitis - TBE ) è una malattia infettiva virale che colpisce il sistema nervoso centrale e può causare sintomi neurologici prolungati e, in alcuni casi, la morte.

È causata da un virus del genere Flavivirus, famiglia Flaviviridae, che include tre sottotipi: sottotipo europeo, trasmesso dalla zecca Ixodes ricinus, endemico nelle aree rurali e nelle foreste dell’Europa centrale, orientale e settentrionale; sottotipo estremo oriente, trasmesso principalmente dalla zecca Ixodes persulcatus, endemico nell’estremo oriente della Russia e nelle foreste della Cina e del Giappone; sottotipo siberiano, trasmesso dalla zecca Ixodes persulcatus, endemico nella regione degli Urali, in Siberia e nell’estremo oriente della Russia, ed anche in alcune aree dell’Europa nordorientale.

Il periodo d’incubazione dura in media 7 giorni, ma può prolungarsi fino a 28 giorni. Se l’infezione è stata contratta per via alimentare, il periodo d’incubazione generalmente è più breve, intorno a 4 giorni.

Circa due terzi delle infezioni umane sono asintomatiche. I casi clinici si presentano spesso con un andamento bifasico: la prima fase viremica dura mediamente 5 giorni ( da 2 a 10 ) ed è associata con sintomi aspecifici ( febbre, affaticamento, mialgia, nausea ).
Questa fase è a volte seguita da un intervallo asintomatico di circa una settimana ( da 1 a 33 giorni ) che precede la seconda fase in cui si ha l’interessamento del sistema nervoso centrale ( SNC ) e compaiono sintomi specifici, quali meningite, meningoencefalite, mielite, paralisi, radicolite.

Nei bambini, generalmente la seconda fase è caratterizzata da una meningite, mentre negli adulti oltre i 40 anni d’età sono a maggior rischio di sviluppare una encefalite, con mortalità più elevata e sequele a lungo termine nelle persone di oltre 60 anni.

Il rischio di TBE è sottostimato, in particolare nei bambini, nei quali i sintomi sono frequentemente aspecifici e possono portare a una diagnosi scorretta a meno che non vengano effettuati di routine i test sierologici per TBE.

Il sottotipo europeo è associato a una forma lieve, che evolve con l’interessamento del sistema nervoso centrale nel 20- 30% dei pazienti, un tasso di mortalità dello 0.5-2%, e sequele neurologiche in circa il 10% dei pazienti.

I dati relativi alle notifiche di encefalite virale da zecche in Italia dal 2000 al 2016 hanno messo in evidenza che su un totale di 456 segnalazioni effettuate l’informazione sulla presenza di sequele era disponibile per 193 soggetti ( con età mediana di 55 anni ).
Di questi il 14% ha sviluppato sequele permanenti ( es. deficit motori, paresi, tetraparesi flaccida, atassie cerebellare ) ed il 33 % temporanee ( es. tremori, cefalea, astenia, difficoltà di concentrazione ) che sono perdurate anche per mesi; con una letalità pari allo 0.7%. ( Xagena )

Fonte: Ministero della Salute, 2017

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